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La Banca Interamericana per lo Sviluppo, BID, finanzierà parzialmente la fase 3 di ampliamento ed aggiornamento della Rete Federale di Fibra Ottica, Refefo, che prevede la costruzione di 4.408 chilometri di reti ed i corrispondenti accessi per collegare 258 località di 18 province, fra cui Buenos Aires, Catamarca, Chubut, Córdoba, Corrientes, Entre Ríos, Jujuy, La Pampa, Mendoza, Neuquén, Río Negro, Salta, San Juan, San Luis, Santa Cruz, Santa Fe, Tierra del Fuego e Tucumán.

L'obiettivo del piano è raggiungere le località con mancanza o defficienza nella connettività, dotate di una popolazione inferiore ai 10.000 abitanti e dove non arrivano gli investimenti privati. Attualmente, la Refefo conta su una rete di 34.500 chilometri distribuiti in tutto il paese. Il progetto ha un costo totale di 100 milioni di dollari.

ARSAT, l'impresa di telecomunicazioni statale, ha informato che riceverà il finanziamento del BID per migliorare l'infrastruttura per la connettività digitale in zone lontane dai centri urbani e l'aumento della capacità del centro nazionale dati.

 

 

Andiamo in Perú

Allo scopo di promuovere i servizi di radiodiffusione nel paese, il Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni ha concesso 54 frequenze che beneficeranno circa 607.000 peruviani con accesso ai servizi in FM.

Le frequenze aggiudicate corrispondono a 17 località, molte di esse situate in zone rurali . L'obiettivo è far si che più peruviani abbiano accesso ai diversi contenuti nella radio. Due località, Pueblo Libre (Áncash) e Pacaipampa (Piura) avranno per la prima volta il servizio di radio FM e questo è molto importante perché i cittadini di queste località potranno informarsi attraverso questo mezzo di comunicazione.

Il Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni ha ringraziato i partecipanti al primo concorso pubblico effettuato in modo virtuale e riafferma l'impegno per continuare a lavorare per l'espansione della connettività in tutto il territorio peruviano.

 

Andiamo nella Repubblica Ceca

L'ufficio statale russo Rospotrebnadzor ha bloccato l'accesso al sito web Radio Prague International in lingua russa nel territorio della Federazione Russa.

Secondo i russi, la misura risponde ad un articolo su Jan Pallach pubblicato nel mese di gennaio 2001 e che presuntamente viola la legge russa.

Radio Prague International trasmette all'estero in spagnolo, inglese, tedesco, francese, russo e ceco . È una delle stazioni della Radio Ceca, l'emittente pubblica della Repubblica Ceca.

La direzione della radio pubblica rifiuta la censura applicata dalle autorità statali russe. Rospotrebnadzor non ha giustificato formalmente le sue obiezioni contro l'articolo pubblicato 20 anni fa da Radio Prague International.

 

Andiamo in Spagna

Nello scorso mese di giugno, le centrali sindacali di Radio y Televisión Española, RTVE, hanno aggiornato il secondo piano strategico per l'ente pubblico. Fra le proposte per migliorare il servizio offerto dalla Corporazione di Radio e Televisione Spagnola, vi è il blindaggio costituzionale di RTVE . In questo modo, si troverebbe nelle stesse condizioni dell'Unione Europea che concede alla radiodiffusione pubblica garanzia costituzionale, essendo inclusa nel Protocollo di Amsterdam allegato al Trattato dell'Unione.

La Convenzione europea dei diritti dell'uomo sottolinea il bisogno di salvaguardare l'indipendenza della radiodiffusione pubblica per il suo carattere informativo, affidabile, primordiale e garante della partecipazione dei cittadini. Per ciò la Corporazione deve essere riconosciuta come "istituzione di diritto pubblico" perché non presta un servizio pubblico ma lo è di per sé". I sindacati considerano "irrinunciabile" questo punto poiché in questo modo si eviterebbero casi come quello avvenuto a Valencia con la televisione autonomica, Canale Nou, che ha dovuto chiudere nel 2013 a causa di disallineamenti nel budget e il debito accumulato. In Grecia, a causa della bancarotta del paese, la televisione pubblica ha chiuso nel 2013 anche se è stata rifondata nel 2015, grazie alla pressione dell'Unione Europea di Radiodiffusione.

I sindacati affermano che "occorre un documento pubblico in cui vengano specificati i compiti e le funzioni della televisione pubblica. Il controllo parlamentare o del governo non garantisce l'indipendenza del servizi e dei contenuti". I lavoratori ricordano che soltanto attraverso organismi indipendenti e con poteri reali di regolazione, controllo e sanzione, le società possono assicurare il controllo dei media pubblici, le loro spese e l'efficacia per compiere i mandati a seconda dei loro bisogni".

Altri paesi europei sono consapevoli del carattere essenziale della radiodiffusione pubblica. Nel Regno Unito, la BBC dipende dall'OfCom, organismo autonomo che ha raggruppato cinque organi di regolazione per affrontare i cambiamenti che si registravano nei media dal punto di vista regolatorio e della concorrenza. In Germania, il Tribunale Costituzionale ha riconosciuto che la televisione pubblica "svolge un ruolo fondamentale quale mezzo di comunicazione" e deve prestare un servizio essenziale. In Austria, il Tribunale Costituzionale si è manifestato in sintonia con quello tedesco. In Francia, il controllo delle televisioni pubbliche è nelle mani del Consiglio Superiore dell' Audiovisivo, un'entità indipendente.

In Italia, la radiodiffusione pubblica dipende da una Commissione di Controllo del Parlamento, il che si traduce "in una distribuzione di catene e posti di responsabilità fra i diversi gruppi politici".

Per quanto riguarda le critiche sull'alto costo del servizio pubblico, i promotori dell'iniziativa affermano che la Spagna ha una delle televisioni pubbliche che meno costa ai cittadini, appena 19 euro per abitante all'anno ed arriva al 93 per cento della popolazione. Questi i dati della fondazione Reuters.

Concludiamo il nostro viaggio nel continente asiatico.

Visitiamo la Corea del Sud.

L'emittente KBS ha dato il via ad un servizio estero di radiodiffusione marittima via satellite. Questo nuovo servizio di radiodiffusione satellitare marittima che consente la ricezione del segnale in alto mare, nasce grazie alla firma dell'accordo commerciale fra KBS e KT SAT. Attraverso il satellite Mugunghwa 5A, l'emissione arriverà nelle navi nelle zone marittime di Asia e Medio Oriente o in paesi quali l'India e paesi vicini che potranno sintonizzare i segnali radio e TV perfino in alto mare.

Il canale "KBS Korea" sostituisce l'ormai esistente KBS WORLD 24 e trasmette notiziari ed alcuni dei programmi principali di KBS 1TV in tempo reale perché gli spettatori possano conoscere di prima mano e ovunque si trovino, quello che succede in Corea.

Secondo le spiegazioni del direttore di KBS WORLD, Kwon Oh Hoon, "KBS Korea" diventerà uno dei canali più importanti per la comunità coreana all'estero, poiché le permetterà di godere dei programmi nazionali più popolari in tempo reale.

Inoltre, a partire dall'anno venturo, KBS prevede di incorporare il canale KBS World alla programmazione del servizio di trasmissione satellitare marittima. Questo canale offre da molti anni un'offerta curata di contenuti che vanno dai notiziari all'economia, società, cultura, arte, corsi per imparare il coreano e certamente tutta l'attualità del K-pop in 11 lingue. La sua programmazione è indirizzata al pubblico straniero in qualunque parte del mondo, interessato a quel paese.

Andiamo in Cina

Il China Media Group ha celebrato una cerimonia lo scorso 13 luglio a Pechino per salutare i giornalisti che copriranno i Giochi Olimpici Estivi Tokio 2020. Il gruppo ha finora inviato 800 lavoratori per coordinare l'assegnazione delle risorse in vista della trasmissione delle competizioni olimpiche. Tutti loro lavorano dal Centro Internazionale di Trasmissioni di Tokio.

Nel contempo, circa 2.000 membri del China Media Group faranno parte dell'equipe di trasmissioni dalla Cina. Il suddetto gruppo offrirà cinque segnali internazionali comuni per i diversi eventi sportivi.