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Iniziamo dalla Repubblica Argentina

Vi è una radio che trasmette da San Cristóbal, provincia di Santa Fe, nel centro-est del nostro paese.

La scuola municipale di scienza e tecnologia giovanile, il club di scienze Dr. Francisco de Pedro ed il museo delle scienze naturali della città di San Cristóbal tengono laboratori extrascolastici in modo virtuale e presenziale per gli alunni della città di San Cristóbal. La proposta è tenere lezione attraverso programmi radiofonici. Nel 2020, è stata creata la radio comunitaria per la divulgazione scientifica FM 88.9 nella scuola municipale di scienza e tecnologia giovanile, dove sono attivi il club di scienze Dr. Francisco de Pedro ed il museo di scienze naturali della circoscrizione di San Cristóbal.

L'obiettivo principale della radio è offrire laboratori su diversi argomenti per studenti di età diversa. Questi laboratori si tengono in modo presenziale ed anche attraverso la radio.
Gli iscritti ai laboratori sono bambini del livello prescolastico, alunni delle scuole medie-superiori e perfino adulti. Gli esperimenti che si realizzano sono innovativi e le proposte del club e del museo sono rilevanti a livello provinciale e nazionale .

All'inizio, la radio comunitaria per la divulgazione scientifica FM 88.9 aveva una portata di 500 metri mentre ora raggiunge i 15 chilometri circa. La si può ascoltare da qualunque parte del mondo.

La giornata inizia alle ore 9 e conclude alle ore 20.30 con programmi e proposte di ogni docente a cura dei diversi gruppi. Vi sono programmi di astronomia, lezioni basate su esperimenti per bambini del ciclo prescolastico fino a quelli dell'ultimo anno della scuola primaria, lezioni di chimica per bambini a partire dai sei anni e programmi elaborati dai docenti di matematica per gli alunni che frequentano la 5ta. elementare.

 

 

 

 

Andiamo ora in Perú

Allo scopo di promuovere i servizi di radiodiffusione nel paese, soprattutto nelle zone rurali, il Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni, ha aggiudicato 54 frequenze a vantaggio di 607.000 abitanti circa che potranno avere accesso ai servizi FM. Le frequenze aggiudicate corrispondono a 17 località situate nelle regioni di Áncash, Apurimac, Cajamarca, Cusco, Huancavelica, Junín, La Libertad, Piura, San Martín e Ucayali. Vi sono due località (Áncash e Piura) che avranno, per la prima volta, il servizio FM. La direttrice generale delle autorizzazioni in materia di telecomunicazioni, Mariella Carrasco, ha affermato: "Ciò è molto importante perché gli abitanti di queste località si manterranno informati attraverso questo mezzo di comunicazione".

 

 

Ora andiamo in Colombia

Lo scorso 21 maggio sono state lanciate sei nuove emittenti della pace che fanno parte delle 20 emittenti stabilite nell'Accordo di Pace firmato dal governo e le Farc.

Il 25 giugno 2019, Chaparral (circoscrizione di Tolima) è diventato il primo comune colombiano ad inaugurare un'emittente della pace.

Il punto 6.5 dell'Accordo prevede per il 2026 l'avviamento di 20 emittenti FM situate nei territori colpiti dal conflitto armato.

Con l'avviamento delle sei nuove emittenti della pace, il bilancio globale di emittenti previste nel punto 6.5 dell'Accordo, supera il 50 per cento dell'obiettivo finale.

Radio Nacional de Colombia e Radio Television Nacional de Colombia, i mezzi pubblici che ospitano queste frequenze radiofoniche, hanno variato il loro contenuto territoriale perché la musica, la cultura regionale, le voci rurali raccontassero la nuova vita dopo la fine del conflitto armato.

Vicente Silva, manager di Radio Nacional de Colombia ha affermato: "Da quando è stata lanciata la prima emittente della pace fino alle sei emittenti più recenti, abbiamo superato la barriera dell'incertezza più grande che avevano gli ascoltatori, che era pensare che questi contenuti andavano in onda quale apologia della "sovversione" o un'emittente della guerriglia. Si tratta di una radio molto professionale che anche se ha un'impronta statale in sintonia con la sua origine, non è né pro-governo né appoggia l'opposizione".

In queste emittenti non vi è la figura del direttore e i conduttori vengono chiamati "leader".

L'esperienza di Bojayá è una delle più educative. Antepone, al di sopra di qualunque valore, un perdono illimitato e commovente. Due dei cinque giornalisti presenti in questa frequenza sono ex combattenti delle Farc ed una compagna loro è una vittima della guerriglia. Non vi è dunque spazio per l'odio e la vendetta bensì per un'incipiente complicità che fa appello alla riconciliazione per arrivare agli ascoltatori.

 

 

 

Concludiamo il nostro viaggio in Messico

La Camera dell'Industria della Radio e Televisione, CIRT, contesterà, dinanzi ad istanze internazionali dei diritti umani, i cambiamenti nei lineamenti nella radiodiffusione, convalidati dalla Suprema Corte di Giustizia. Il 12 maggio, il suddetto organismo ha ratificato la misura concessa da un magistrato per restituire all'Istituto Federale delle Telecomunicazioni, IFT, la facoltà di emettere nuovi lineamenti sui diritti degli ascoltatori o ristabilire quelli emessi nel novembre 2016 e che sarebbero dovuti entrare in vigore nel febbraio 2017. Secondo la CIRT, questa decisione rappresenta "un attacco diretto alla libertà di espressione, al diritto all'informazione e ai diritti degli ascoltatori".

I lineamenti, sottolineati a suo tempo da legislatori, imprenditori e specialisti, obbligavano i concessionari di radio e televisione a distinguere nelle loro trasmissioni quando un contenuto era informazione, opinione o pubblicità pagata.