RAE ARGENTINA AL MONDO

Radio Giornale 9/12/2021

Nel programma odierno, abbiamo mandato in onda i seguenti contenuti:

. "L'America fa notizia" , una rubrica relativa ai principali avvenimenti
latinoamericani.

. "Covid, la pandemia che ha cambiato la storia dell'umanità" , una rubrica
contenente le notizie più rilevanti relative al coronavirus in Argentina ed
in America Latina.

. "Rutas Argentinas: Ushuaia", una rubrica sulla città più australe del mondo.

 

 

 

 

Fonico: Guillermo Vega.

 

 

Radio Giornale 09/12/2021

+ Il presidente Alberto Fernandez vaccinato con la terza dose anti Covid19
+ L'Argentina esprime il "forte sostegno" alle Olimpiadi di Pechino
+ Presentano il progetto di riforma del Consiglio superiore della Magistratura
+ COlpo di Sato: Il governo della Bolivia denuncia richiesta di armi a Usa e Regno Unito
+ Cile: approvata legge su matrimonio tra persone dello stesso sesso

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Il presidente dell’Argentina, Alberto Fernández, ha ricevuto la terza dose del vaccino anti Covid-19 russo Sputnik V. Lo ha annunciato lo stesso Fernández pubblicando sul suo account Twitter una foto della vaccinazione. “Oggi ho ricevuto il rinforzo del mio programma di vaccinazione con una dose di Sputnik V. È importante che ognuno di noi completi il programma vaccinale e assuma una dose di rinforzo per sostenete questa situazione epidemiologica e aumentare il numero dei vaccinati. Non esitare, fatti vaccinare”, ha scritto Fernandez in un tweet. Secondo stime della piattaforma del ministero della sanita dell'Argentina, il 66,7 per cento della popolazione ha ricevuto entrambe le dosi del vaccino anti Covid-19
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L'Argentina esprime il "forte sostegno" alle Olimpiadi di Pechino

Il governo dell'Argentina ha confermato la sua partecipazione e il suo "forte sostegno" ai giochi olimpici e paralimpici invernali che si disputeranno a partire da febbraio a Pechino. Lo ha fatto attraverso una nota del ministero degli Esteri nella quale si segnala che la celebrazione dei giochi coincide con il 50mo anniversario delle relazioni diplomatiche bilaterali. La presa di posizione argentina arriva mentre diversi Paesi stanno annunciando in questi giorni il boicottaggio dell'evento. Tra questi Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Australia, che pur prendendo parte all'evento sportivo, hanno annunciato un boicottaggio diplomatico come strumento di denuncia delle "violazioni dei diritti umani" in Cina. Nella nota di Buenos Aires si sottolinea che "fin dal suo annuncio, l'Argentina è stata uno dei primi Paesi a sostenere la Cina nello svolgimento delle Olimpiadi invernali dentro e intorno alla sua capitale".
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Presentano il progetto di riforma del Consiglio superiore della Magistratura

Il governo del presidente dell'Argentina, Alberto Fernandez, ha annunciato la presentazione in Parlamento di un progetto di riforma del Consiglio superiore della Magistratura "con l'obiettivo di garantire l'indipendenza della giustizia e recuperare la fiducia dell'opinione pubblica". Lo ha reso noto la portavoce della presidenza, Gabriela Cerruti, in una conferenza stampa dove ha sottolineato che l'iniziativa è in linea con quanto aveva annunciato lo stesso presidente Fernandez il primo marzo nel suo discorso alle Camere in occasione dell'inaugurazione dell'anno legislativo. In quell'occasione il capo di Stato aveva parlato della necessità di "spoliticizzare" il Csm e aveva affermato che "la Giustizia è in crisi". Secondo quanto ha precisato Cerruti, il testo che verrà presentato in Senato propone aumentare il numero di membri del Consiglio dagli attuali 13 a 17, aggiungendo un giudice, due avvocati, e due rappresentanti del settore accademico o scientifico.
La portavoce ha sottolineato in questo senso che "nessuno dei nuovi membri appartiene all'establishment politico" e ha affermato che questo "permetterà una rappresentanza più equilibrata che consentirà di progredire in uno degli obiettivi centrali del governo che ha a che fare con il ripristino della fiducia della società nella Giustizia, garantendo l'indipendenza del potere giudiziario e il lavoro armonioso nel Consiglio della magistratura".
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Il governo dell'ex presidente ad interim della Bolivia, Jeanine Añez, avrebbe fatto richiesta di armi ed equipaggiamento per la polizia alle ambasciate degli Stati Uniti e del Regno Unito. E' quanto denuncia l'attuale vice ministro della Sicurezza, Roberto Rios, in base al rinvenimento di due note ufficiali del ministero risalenti rispettivamente ai mesi di maggio e settembre del 2020. In base a questi documenti, risulterebbe che l'allora vice ministro della Sicurezza, Wilson Santamaria, ha fatto richiesta alle due ambasciate di "pistole, munizioni, lacrimogeni, uniformi, maschere antigas, visori notturni, caschi, corazze destinate alla Polizia boliviana con l'obiettivo di difendere l'integrità del popolo, del territorio e della sicurezza". Secondo Rios, tali documenti rappresentano "un chiaro indizio che tutto questo armamento ed equipaggiamento sarebbe stato impiegato per reprimere il popolo boliviano" che da lì a poche settimane - alle elezioni presidenziali e politiche di ottobre del 2020 - si sarebbe espresso a grande maggioranza per il ritorno al governo del partito di Evo Morales (Movimento politico al socialismo - Mas), con Luis Arce alla presidenza. L'attuale vice ministro della Sicurezza sottolinea inoltre che risulta "anomalo" il fatto che sia stato Santamaria a firmare questi documenti quando non si tratta di una funzione di sua competenza. Rios ha fatto quindi sapere che il governo di La Paz ha fatto richiesta alle due ambasciate per conoscere la risposta ufficiale alle due note di maggio e settembre 2020. La vicenda, sottolinea d'altra parte il governo boliviano, sembra riportare a quella relativa all'invio illegale di armi e munizioni dall'Argentina durante ul governo di Mauricio Macri nell 2019, poco dopo il colpo di stato e l'insediamento di Añez.
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Il parlamento del Cile ha approvato la legge sul matrimonio tra persone dello stesso sesso. Dopo essere stato approvato in commissione il testo è stato discusso nel corso della stessa giornata al Senato, dove ha ricevuto 21 voti a favore, 8 contrari e 3 astensioni, e a seguire in seconda lettura alla Camera, con 82 voti a favore, 20 contrari e 3 astensioni. Il testo era stato approvato da una commissione mista di Camera e Senato che aveva accolto tutte le indicazioni che equiparano diritti di filiazione e diritti del lavoro tra coppie dello stesso sesso e di sesso diverso, eliminando inoltre la causa del divorzio automatico per le persone trans che cambiano nome e sesso legale. La presidente del Senato, Ximena Rincon, ha celebrato l'approvazione dell'iniziativa. "E' un passo molto importante per il nostro Paese; l'amore non può essere limitato", ha affermato. Il Cile diventa in questo modo l'ottavo paese dell'America Latina a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso dopo Argentina, Brasile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Uruguay e diversi stati del Messico. Il progetto sul "matrimonio egualitario", presentato in parlamento dall'ex presidente Michelle Bachelet nel 2017, era stato messo nel cassetto fino a quest'anno, quando, sulla scia delle proteste sociali e delle rivendicazioni del movimento per la parità di genere è stato riportato alla luce.
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