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Brics, Lula proporrà moneta comune alternativa al dollaro

Il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, proporrà l'uso di una moneta comune tra i Paesi membri del Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) riuniti per il suo vertice annuale a Johannesburg da domani al 24 agosto: lo ha anticipato lui stesso sui social.
Questa valuta "consentirà maggiori scambi tra Paesi come il Brasile e il Sudafrica senza dipendere dalla valuta di un Paese terzo", ha affermato il leader progressista riferendosi al dollaro.
"La cooperazione tra i Paesi del sud del mondo è essenziale per affrontare le disuguaglianze, la crisi climatica e per un mondo più equilibrato ed equo", ha aggiunto Lula, che vorrebbe incorporare nei Brics, tra le altre nazioni, Arabia Saudita e Argentina, mostrandosi inoltre favorevole anche all'ingresso dell'Iran. Il gruppo Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) persegue un “programma di stretta cooperazione in vari settori” ed è diventato una “piattaforma per discutere e deliberare su questioni di interesse per l’intero Sud del mondo, tra cui le questioni imperative dello sviluppo e della riforma del sistema multilaterale”. Lo ha dichiarato il primo ministro indiano, Narendra Modi, prima di partire per Johannesburg, per partecipare da oggi al 24 agosto al vertice dei leader del gruppo, sotto la presidenza del Sudafrica. “Questo vertice fornirà un’utile opportunità ai Brics per identificare future aree di cooperazione e rivedere lo sviluppo istituzionale”, ha detto il premier. “Non vedo l’ora di avere incontri bilaterali con alcuni dei leader presenti a Johannesburg”, ha aggiunto il leader, che parteciperà anche all’evento speciale “Brics - Africa Outreach e Brics Plus Dialogue”. Prima di tornare in India Modi effettuerà una visita ufficiale in Grecia il 25 agosto, su invito dell’omologo Kyriakos Mitsotakis. “Ho l’onore di essere il primo primo ministro indiano a visitare la Grecia dopo 40 anni” e “attendo con ansia che la mia visita in Grecia apra un nuovo capitolo nelle nostre sfaccettate relazioni”, ha commentato.
Il vertice, ospitato nel Sandton Convention Centre, è il 15mo del gruppo e il primo organizzato in presenza dopo la crisi pandemica di Covid-19. È un evento particolarmente atteso dopo le numerose richieste di adesione pervenute negli ultimi mesi: 23 in totale, fra cui quelle di Arabia Saudita, Iran, Emirati Arabi Uniti, Argentina, Indonesia, Egitto ed Etiopia. Inoltre, la sua preparazione è stata accompagnata da tensioni legate all'eventuale presenza al vertice del presidente russo Vladimir Putin, sul quale pende un mandato di arresto della Corte penale internazionale (Cpi) per crimini di guerra per il conflitto in corso in Ucraina. Putin, invece, parteciperà solo online all'evento, dove lo rappresenterà il ministro degli Esteri Sergej Lavrov. Oltre a Modi e al presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, parteciperanno in presenza i presidenti cinese, Xi Jinping, e brasiliano, Luiz Lula da Silva.
Secondo quanto dichiarato dalla ministra degli Esteri sudafricana, Naledi Pandor, gli inviti a partecipare al vertice sono stati estesi a 67 leader in Africa, America latina, Asia e Caraibi. Fra gli alti profili attesi a Johannesburg ci sono anche il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il presidente della Commissione dell'Unione africana Moussa Faki Mahamat e la presidente della Nuova banca di sviluppo, Dilma Rousseff. Oltre all'esame delle richieste di adesione al gruppo, tra gli altri temi all'ordine del giorno del vertice ci sono questioni legate al commercio e allo sviluppo di infrastrutture.