IL FUMETTISTA ARGENTINO CREATORE DI MAFALDA RAE ARGENTINA AL MONDO

Addio a Quino

Il fumettista e umorista argentino Quino, morto mercoledì 30 settembre a 88 anni, sarà ricordato in tutto il mondo come il creatore di Mafalda, la bambina di classe media, intellettuale e ribelle che, 56 anni fa, ha cominciato a impigliarsi nella memoria sociale e politica dell'Argentina attraverso una mitica striscia apparsa sulla rivista Primera Plana. Un fumetto che ancora oggi mantiene la sua attualità mettendo in discussione i totalitarismi e i mandati familiari, sessisti e generazionali.

Chi è Mafalda? Quino ha spiegato mille volte che è "una persona che si interroga sul mondo, e sui mali che non vengono corretti. Fa delle domande che ancora oggi mi pongo da adulto; Io volevo dire attraverso di lei ciò che vedevo come sbagliato e che doveva essere corretto. Non parlo molto, quindi ho scelto il disegno per esprimermi".
Fin dalla sua nascita fu chiamato Quino per distinguerlo dallo zio Joaquín Tejón, apprezzato pittore e disegnatore grafico, con il quale, all'età di tre anni, scoprì la sua vocazione.
Scriveva Umbero Eco nel 1969, che la ragazzina di Buenos Aires era un “eroe del nostro tempo”: "non sembri questa una qualifica esagerata per il piccolo personaggio di carta e fumo che Quino ci propone. Nessuno ormai nega che il fumetto sia (quando raggiunge alti livelli di qualità) una spia del costume: e in Mafalda si riflettono le tendenze di una gioventù irrequieta, che qui assumono l’aspetto paradossale di un dissenso infantile, di un eczema psicologico da reazione ai mass media, di un’orticaria morale da logica dei blocchi, di un’asma intellettuale da fungo atomico. Siccome i nostri figli si avviano a diventare – per nostra scelta – tante Mafalde, non sarà allora imprudente trattare Mafalda col rispetto che merita un personaggio reale".

Considerato l’umorista in lingua spagnola più tradotto al mondo, Joaquín Salvador Lavado Tejón il suo nome completo, si è spento a Mendoza, dove era nato il 17 luglio 1932 e dove era tornato nel 2017 dopo la morte della moglie Alicia.