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Negoziato con il FMI, ministro Guzman chiude tappa in Italia del tour europeo

Il ministro dell'Economia dell'Argentina, Martin Guzman, ha lasciato Roma per recarsi a Madrid, penultima tappa del tour europeo iniziato domenica a Berlino e che si chiuderà venerdì con tappa a Parigi. Una missione centrata sulla necessità di procedere "a passo spedito" per "costruire consenso" sul negoziato aperto per rivedere il debito dal 52 miliardi di dollari contratto nel 2018 con il Fondo monetario internazionale (Fmi) dal governo dell'ex presidente Mauricio Macri. Si tratta di mettere assieme un "appoggio ampio" tra gli azionisti europei del Fondo, cosi come con gli interlocutori del Club di Parigi, con cui Buenos Aires ha un'altra pendenza. La giornata di Guzman si è chiusa col bilaterale con l'omologo Daniele Franco, che fonti del ministero argentino definiscono "soddisfacente e produttivo". Un incontro che ha permesso anche di incrociare i motivi del negoziato con l'agenda "innovativa" e ricca di "contenuti profondi" del G20, di cui l'Italia esercita la presidenza di turno.

In mattinata, Guzman ha incontrato in udienza privata Papa Francesco, 50 minuti di colloqui spesi per illustrare la posizione di Buenos Aires non solo sulla trattativa in corso con il Fondo, ma anche per discutere "come affrontare i problemi dell'architettura finanziaria ed economica internazionale che stanno provocando gravi problemi sociali, economici e di salute pubblica nel mondo", riferisce una nota. Il Pontefice, fanno sapere fonti del ministero, ha confermato il suo impegno a voler ripensare le dinamiche dell'economia globale, ridando centralità alle fasce più deboli della popolazione. L'impegno di Buenos Aires è anche quello di fare in modo che la politica del debito non sia politica di governo ma di stato. Per questo l'esecutivo porterà in parlamento il testo di un nuovo accordo utile a dar tempo all'economia di assorbire il colpo della pandemia, prima di poter estinguere l'oneroso prestito contratto.

La giornata è proseguita con un faccia a faccia con rappresentanti di imprese italiane di primo piano che operano nel paese. L'incontro, tenuto all'ambasciata Argentina a Roma con il capo delegazione Roberto Carlés a fare gli onori di casa, ha permesso di illustrare alcune delle misure fatte a protezione degli investimenti.
Guzman ha parlato dei controlli sui capitali vigenti in Argentina che ostacolano il libero flusso di capitali delle imprese straniere. Il ministro ha spiegato in questo senso che "l'Argentina cerca regolamenti basati su uno schema che incoraggia investimenti reali e scoraggia comportamenti speculativi a breve termine che hanno fatto così tanto danno all'Argentina dal 2018". Guzman ha spiegato che "questo obiettivo richiede tempo" e che la priorità in questo momento è quella di "rafforzare le esportazioni e le riserve".