RAE ARGENTINA AL MONDO

Nuova Puntata di Rae Italiano

+ Il Governo argentino annuncia l'arrivo di 4 milioni di dosi di AstraZeneca
+ Il governo presenta progetto di legge per l'emergenza sanitaria
+ Vertice Macron-Fernandez, focus su negoziato con Fmi e Club di Parigi
+ Colombia: presidente Duque garantisce impegno in politiche per i giovani

LO SPORT
+ Boca-River, terzo Superclásico del 2021.

 

 

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Il Governo argentino annuncia l'arrivo di 4 milioni di dosi di AstraZeneca

L'Argentina riceverà quasi 4 milioni di dosi del vaccino anti covid di Oxford-AstraZeneca entro la fine di maggio. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Carla Vizzotti, al termine di una riunione con rappresentanti locali del laboratorio inglese. Si tratta di uno dei lotti di vaccini prodotto in Argentina dal laboratorio mAbxience e invasato in Messico in base all'accordo siglato da Buenos Aires ad agosto del 2020 ma che fino ad oggi erano rimasti bloccati in attesa di essere invasati. "Senza dubbio è l'inizio di una nuova tappa dopo tutto lo sforzo che ha fatto il governo attraverso diversi negoziati per ottenere vaccini e completare il programma di immunizzazione", ha detto Vizzotti. "Se verranno rispettati i tempi di questa consegna in poco tempo potremo vaccinare il target di popolazione fissato per questa tappa", ha aggiunto la ministro, secondo la quale questa notizia "cambierà il corso della seconda ondata della pandemia" nel nostro Paese. L'accordo con AstraZeneca prevede in totale la fornitura di 22.400.000 dosi del vaccino.

Lo sblocco delle partite di vaccino AstraZeneca prodotte in Argentina era stato anticipato questo lunedì dal governo del Messico, che aveva annunciato che le 18 milioni di dosi rimaste per mesi in Messico in attesa di essere invasate dal laboratorio Liomont sarebbero state distribuite entro fine maggio. A comunicare la notizia era stato il ministro degli Esteri, Marcelo Ebrard, attraverso un messaggio sul suo profilo Twitter. "I primi lotti del vaccino sono già stati invasati e saranno disponibili questo mese per l'applicazione", ha scritto Ebrard, annunciando inoltre l'arrivo da Buenos Aires di altre 5,7 milioni di dosi da invasare. "La distribuzione di lotti di circa un milione di dosi ciascuno significa una maggior sicurezza nell'approvvigionamento di vaccini a partire da fine maggio", prosegue il ministro messicano. Secondo Ebrard "il processo di invasamento finale è complesso e richiede molti requisiti di qualità" ed è "un successo importante di Liomont e dell'agenzia sanitaria messicana (Cofepris) averlo risolto in modo soddisfacente".
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Il governo presenta progetto di legge per l'emergenza sanitaria

Il governo dell'Argentina ha inviato in parlamento un progetto di legge per l'emergenza Covid-19. Obiettivo del testo, è quello di fissare criteri epidemiologici a partire dai quali far scattare i diversi gradi di restrizioni preventive contro la circolazione del virus. Il governo punta ad evitare che i decreti sull'emergenza sanitaria finiscano in tribunale dopo che un ricorso dell'opposizione contro la sospensione delle lezioni in presenza nella città di Buenos Aires era stato accolto dalla Corte suprema. La legge stabilisce in base ai criteri epidemiologici di "incidenza" (numero di nuovi casi in un determinato lasso e in una determinata quantità di popolazione) e "ratio" (relazione tra il numero di nuovi casi negli ultimi 14 giorni ed i 14 giorni precedenti) la definizione di aree a basso, medio e alto rischio, e in ultima istanza di aree in "allarme epidemiologico" dove si tiene conto del livello di saturazione del sistema sanitario.

Nelle zone a basso rischio si applicano le misure generali di prevenzione, come il distanziamento sociale e l'uso di mascherine; nelle zone a rischio medio si adottano le prime restrizioni alle riunioni e ad alcune attività di gruppo; nelle zone ad alto rischio appaiono le proibizioni alle riunioni in famiglia e il divieto alle attività ricreative e sportive in spazi chiusi; nelle zone dove vige l'allarme epidemiologico entrano in gioco la sospensione delle lezioni in presenza, la chiusura a partire dalle 20 di tutte le attività commerciali, gastronomiche e ricreative oltre al divieto di circolazione per tutti i lavoratori non essenziali dalle 20 alle 6 del mattino. La maggioranza di governo, che si dice disposta ad apportare modifiche al progetto e ad accogliere indicazioni dell'opposizione con l'obiettivo di scongiurare ulteriori ricorsi alla giustizia, si è posta come obiettivo l'approvazione della legge prima del 21 maggio, data di scadenza dell'attuale decreto sull'emergenza sanitaria.
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I numeri Covid

Le autorità sanitarie hanno dichiarano che nelle ultime 24 ore in Argentina si sono registrati 25.976 nuovi casi e 490 decessi. Dall'inizio della pandemia i contagi sono in totale 3.191.097 mentre sono 68.311 i morti a causa dell'infezione Covid-19. Attualmente i casi attivi sono 268.422 mentre i pazienti ricoverati in unità di terapia intensiva (Uti) sono 5.317, con un livello di saturazione delle uti del 69,4 per cento a livello nazionale e del 75,7 per cento a livello dell'Area metropolitana di Buenos Aires (Amba). Per quanto riguarda il programma di immunizzazione il governo dichiara che fino ad oggi sono state somministrate in totale 9.346.346 dosi, e che 1.496.279 persone hanno completato il richiamo del vaccino.
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Vertice Macron-Fernandez, focus su negoziato con Fmi e Club di Parigi

Il presidente dell'Argentina, Alberto Fernandez, è oggi in Francia, terza tappa del tour europeo che lo porterà il fine settimana anche in Italia. Il capo dello Stato, arrivato nella serata di martedì a Parigi dopo i vertici sostenuti in Spagna, con il Re Filippo VI e con il primo ministro Pedro Sanchez, si é incontrato nella capitale francese con il suo omologo Emmanuel Macron.

Dopo Lisbona e Madrid, anche l’Eliseo ha espresso vicinanza al paese sudamericano. “La Francia è al vostro fianco, vogliamo che l’Argentina dialoghi in forma costruttiva con il Club di Parigi”, ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, incontrando Fernández. E, inoltre, “vogliamo che l’Argentina raggiunga un accordo con il Fmi”.

Al centro dei colloqui il sostegno alle proposta di Buenos Aires di rinegoziazione del debito contratto con il Fondo monetario internazionale (Fmi) dal governo dell'ex presidente Mauricio Macri, e alla proposta di posticipare al 2022 il pagamento di una pendenza di 2 miliardi di euro con il Club di Parigi.

In entrambi i casi l'Argentina punta a congelare i pagamenti fino a quando non verrà completato il programma di consolidamento macroeconomico portato avanti dal ministro dell'Economia, Martin Guzman, e assicurato il superamento dell'attuale crisi economica e finanziaria aggravata dalla pandemia Covid-19.

La tappa conclusiva del tour europeo del presidente, sarà il 13 maggio in Italia. L'agenda romana del capo di stato prevede nella mattina l'udienza privata con papa Bergoglio, successivamente un pranzo ufficiale al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e nel pomeriggio la riunione con il presidente del Consiglio Mario Draghi a Palazzo Chigi. Parallelamente il ministro dell'Economia Guzman incontrerà proprio a Roma il direttore dell'Fmi, Kristalina Georgieva, in un evento organizzato dalla Pontificia accademia delle Scienze. La proposta argentina al Fondo è centrata nell'accettazione di un nuovo programma del tipo "Extended Fund Facility" (Eff) che consentirebbe di spalmare i pagamenti su un arco di dieci anni. "L'obiettivo è ottenere il supporto necessario dagli azionisti del Fmi (soprattutto G7 e G20) per concretizzare un programma che servirà al Paese", affermano da Buenos Aires. Il ritorno di Fernandez è fissato per venerdì 14 con un volo diretto da Roma.
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Colombia: Il presidente Duque garantisce il suo impegno in politiche per i giovani

Il presidente della Colombia Ivan Duque ha affermato l’impegno del governo colombiano ad avanzare verso la costruzione di un grande patto per i giovani del Paese. Il capo dello stato ha parlato da Cali, capoluogo del dipartimento Valle del Cauca, epicentro delle proteste antigovernative in corso da oltre due settimane. Nel suo messaggio ai giovani il presidente ha detto di conoscere le loro esigenze e rivendicazioni, alle quali, ha garantito, verrà data priorità con interventi specifici. Secondo il capo dello stato, tra i temi che verranno affrontati per la popolazione giovanile ci sono quelli della retta gratuita per l’ammissione all’università pubblica, la partecipazione alla politica, l’imprenditorialità, l’occupazione e la connettività. “Questo è un messaggio rivolto a voi giovani, affinché sia chiaro che siete voi giovani che dovete parlare, partecipare, essere collegati, perché le vostre proposte sono quelle che ci permettono di raggiungere soluzioni rapide e concrete”, ha detto Duque.

Intanto È prevista una nuova grande manifestazione di protesta organizzata dal Comitato nazionale dello sciopero. Le manifestazioni, riguarderanno le principali città del Paese, tra cui la capitale Bogotà, dove da questa settimana sono entrate in vigore nuove misure restrittive a causa dell’aumento dei contagi da Covid-19. Nel frattempo continua a salire il numero delle vittime registrate dall’inizio delle proteste, lo scorso 28 aprile. Le manifestazioni sono iniziate in opposizione alla riforma tributaria presentata in parlamento, ma si sono allargate ad altre istanze e continuano nonostante il presidente Ivan Duque abbia ritirato la legge e promesso di presentarne una nuova concordata con tutti i partiti. La Defensoria del Pueblo della Colombia, agenzia governativa preposta alla difesa dei diritti umani, ha portato a 42 il numero delle vittime registrate nelle manifestazioni. Tra queste un membro della forza pubblica. Nella sua ultima informativa l’agenzia ha anche annunciato l’attivazione, insieme alla procura, del Meccanismo di ricerca urgente (Mbu) per individuare 168 persone scomparse. Secondo l’Istituto di studi per lo sviluppo e la pace (Indepaz) e l’Ong Temblores sono invece 47 le persone uccise nelle proteste, di cui 39 per mano della polizia. Le due organizzazioni denunciano inoltre la scomparsa di oltre 500 persone dall’inizio delle proteste.
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LO SPORT

Boca-River, terzo Superclásico del 2021.

La Copa de la Liga profesional ha le otto squadre chiamate a disputare i quarti di finale. In questa occasione ci sarà il match storicamente più atteso in Argentina. Boca Juniors e River Plate si affrontano per conquistare un posto in semifinale. Sarà, dunque, il terzo Superclásico giocato nel 2021 dopo il 2-2 per la Copa Diego Maradona (2 gennaio) e il pareggio per 1-1 nella quinta giornata di Liga Argentina disputata il 14 marzo.

Il calendario dei quarti di Copa de la Liga profesional prevede, sabato 15 maggio, gli incontri tra Estudiantes La Plata e Independiente alle 17.30 ora argentina e alle 21 il match tra Colón e Talleres di Córdoba. Poi le due partite di domenica 16 maggio. Prima il Vélez Sarsfield contro il Racing alle 12, poi il Superclásico tra Boca Juniors e River Plate alle 17.30, quando in Italia saranno le 22.30.

Prima di allora, le squadre dirette da Miguel Ángel Russo e Marcelo Gallardo affrontano una ‘tappa’ della Copa Libertadores 2021. Il Boca Juniors in casa del Santos, il River Plate sul prato dei colombiani dell’Atlético Junior di Barranquilla.