RAE ARGENTINA AL MONDO

Sarà santa Mama Antula laica consacrata argentina

Papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare il decreto sul miracolo attribuito all’intercessione dell’argentina Maria Antonia di San Giuseppe che ha promosso gli esercizi spirituali secondo lo spirito ignaziano dando vita a diverse case in cui potessero svolgersi. A lei si deve a Buenos Aires la Santa Casa sulla Avenida Independencia
Sarà canonizzata Maria Antonia di San Giuseppe, più nota come Mama Antula, argentina, beatificata il 27 agosto del 2016. Durante l’udienza concessa questo pomeriggio al cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto sul miracolo attribuito all’intercessione della fondatrice della Casa per Esercizi Spirituali di Buenos Aires. Mama Antula sarà santa perché è stata riconosciuta la prodigiosa guarigione di un uomo affetto da “ictus ischemico con infarcimento emorragico in più aree, coma profondo, sepsi, shock settico resistente, con insufficienza multi organo” ricoverato all’ospedale di Santa Fe, in Argentina. Una prognosi riservata con pochissime possibilità di ritorno ad una vita abituale a causa di danni cerebrali irreparabili. Per Claudio, questo il suo nome, hanno pregato chiedendo l’intercessione della beata Maria Antonia di San Giuseppe, tutta la famiglia, amici e altre persone. Dopo pochi giorni sono stati riscontrati significativi miglioramenti. In seguito ad alcuni mesi di fisioterapia, Claudio è tornato ad essere indipendente e autonomo nella vita quotidiana e ha potuto svolgere lavori manuali normali.
Al secolo Antonia de Paz y Figueroa, Mama Antula nasce nel 1730 a Silipica, Santiago del Estero, in una famiglia benestante. Riceve una buona formazione religiosa, spirituale e culturale e ancora giovane entra a contatto con la spiritualità ignaziana. Nel 1745 veste l’abito di “beata” gesuita, emette i voti privati e inizia a condurre vita comunitaria insieme ad altre donne consacrate. Sotto la guida del padre gesuita Gaspar Juárez, si dedica all’istruzione dei bambini, alla cura degli infermi e al soccorso dei poveri, poi, nel 1767, quando per ordine di Carlo III, i padri della Compagnia di Gesù vengono espulsi dai territori della Corona di Spagna, Maria Antonia matura l’intenzione di proseguire l’apostolato degli esercizi spirituali con l’idea di aprire una casa. Con il pieno consenso del suo confessore e del vescovo di Santiago del Estero realizza il suo progetto. Viaggia tanto per diffondere la spiritualità ignaziana e dar vita a nuove case per gli esercizi. Il suo desiderio di “andare dove Dio non era conosciuto” la conduce in Uruguay, Colonia e Montevideo. A Buenos Aires costruisce la Santa Casa de Exercicios Espirituales sulla Avenida Independencia numero 1190. Muore il 7 marzo 1799 a 69 anni. Si stima che durante la sua esistenza terrena circa 80mila persone abbiano beneficiato dell’esperienza degli esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola. I suoi resti mortali oggi riposano nella chiesa di Nostra Signora della Pietà in Buenos Aires.